Storia della pallavolo
CIAOO!!!
Molte
volte mi sono chiesta come e quando fosse nata la pallavolo e, dopo varie
ricerche su Internet, finalmente ho scoperto la sua storia. Ve la racconto...
Già
gli antichi greci e romani praticavano giochi di squadra in cui la palla era
protagonista. Sono numerose le testimonianze scritte di storici, ma anche
iconografiche, di antichi ‘palleggi’ e passaggi tra giocatori di oggetti
sferici. Il volley vero e proprio è relativamente recente, e nasce negli Stati
Uniti. Era il 1895 (precisamente il 9 febbraio) quando l’istruttore di
educazione fisica William G. Morgan presentò ad alcuni colleghi un’attività che
sembrava un incrocio tra il basket – di recente invenzione ma già diffuso – e
il tennis. Un gioco che non prevedeva contatto fisico, e aveva come fulcro una
palla che non doveva mai cadere. Morgan era il Direttore della Ymca di Holyoke
nel Massachusset, e aveva battezzato questa disciplina di sua invenzione
Minonette. Il nome era una citazione di un antico gioco con la palla praticato
dalla nobiltà francese detto ‘minon’.
Alfred H. Halstead |
Le
peculiarità di questo sport, che richiedeva agilità, prontezza di riflessi,
armonia di squadra, piacquero e, in breve tempo, si diffusero. Il termine
‘volleyball’ è stato coniato l’anno successivo da un altro istruttore di
educazione fisica, Alfred H. Halstead. È a lui principalmente che si deve la
diffusione della pallavolo in tutti i college degli Stati Uniti. Inizialmente
come sport di allenamento per le squadre impegnate in altre attività, e poi
come disciplina a sé stante. In breve tempo oltrepassò i confini nazionali,
giungendo praticamente in ogni paese del mondo, anche se con modalità di gioco
diverse data l’assenza di un regolamento ufficiale. Solo nel 1947 infatti fu
fondata la FIVB – Fédération Internationale de Volleyball, che ancora oggi
governa questo sport.
In
Europa il volleyball giunse in concomitanza con il primo conflitto mondiale. Lo
scoppio e il protrarsi della Prima guerra Mondiale aveva comportato anche la
sospensione delle competizioni sportive. Molti atleti erano partiti per il
fronte per difendere la Patria, alcuni tornarono e poterono riprendere la loro
attività agonistiche. Gli Stati Uniti entrarono nel conflitto, affianco alla
Triplice Intesa (Inghilterra, Francia e Russia) nel 1917 quando i tedeschi,
dopo una sospensione di guerra sottomarina indiscriminata nella quale morirono
140 americani, ripresero i loro attacchi. L’ingresso degli Stati Uniti nel
conflitto contribuì alla diffusione di discipline fino ad allora poco note. Una
di queste era la pallavolo, introdotta dall’ esercito americano nella base
aerea di Porto Corsini, vicino Ravenna: qui gli avieri americani erano soliti
trascorrere il tempo libero giocando a volleyball.
Beach volley |
È
in questi anni che la disciplina comincia ad uniformarsi, a dotarsi di un
regolamento internazionale, ad applicare le tecniche che ancora oggi la
caratterizzano. È infine il 1957 l’anno in cui la pallavolo entra a far parte
degli sport olimpici, esordendo nelle Olimpiadi di Tokyo del 1960, le prime
disputate in un paese asiatico. La variante da spiaggia, il beach volley, è più
o meno contemporanea alla pallavolo, ma per molto più tempo è stata considerata
la versione ‘da svago’. Negli anni Ottanta cominciano le prime competizioni
ufficiali internazionali, e solo nel 1996 questa variante approda alle
Olimpiadi.
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